Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

lunedì 22 agosto 2011

La vittoria di David Stern

C’è il lockout e quindi la NBA perde milioni e milioni di entrate, dopo aver guadagnato come non mai nella passata stagione. Il commissioner di sicuro si mangia le mani al pensiero di come questo “riposo” della Lega stia portando a perdite ingenti. Ma era ed è inevitabile, altrimenti di soldi se ne sarebbero persi di più. Intanto in Cina hanno deciso che saranno dalla parte dei propietari proponendo di vietare la NBA escape, ma tanto il mercato europeo è aperto ed i giocatori mentre aspettano lo svolgersi degli eventi, vanno a prendersi gli stipendi. Questo è il quadro in sinstesi della situzaione non certo idialliaca che la NBA sta vivendo, ma sarà solo un’opinione, ma Stern e la NBA fra un anno saranno più forti e questo lockout anche se durasse un anno, forse ne contribuirebbe ancora di più a rafforzare la lega Americana. E non solo per le minori perdite che si avranno a contratto collettivo stipulato.

Ripetiamo sarà un’opinione, ma forse a prescindere da tutto, Stern vincerà, perchè riuscirà a trarre un gran profitto da una situazione sgradevole ma inevitabile.


Questo perché Stern ovviamente è dalla parte dei proprietari, che di sicuro alla fine vinceranno, anche se sicuramente in maniera minore rispetto alle attese. Inoltre c’è da considerare un altro aspetto, siamo così sicuri che Stern non gradisca l’esodo dei giocatori?


Il lockout ci doveva essere, troppe perdite annuali, allora perché non sfruttarlo?


Stern ha sempre cercato di sponsorizzare ed aprire la NBA al mercato internazionale, per aumentare gli introiti e quale migliore mossa se non lasciare che giocatori di livello si esibiscano negli altri campionati temporaneamente, portando magari anche altra gente ad appassionarsi al modo professionistico del basket americano. Sponsor, merchandising, diritti televisivi e quant'altro ne gioverebbero ancor di più. Le casse delle varie franchigie si riempirebbero ulteriormente e il sistema in generale avrebbe nuove boccate d’ossigeno.


Una possibilità che forse è balenata in testa a Stern, che in fin dei conti anche se come tutti non avrebbe voluto il lockout, alla ripresa dei giochi probabilmente si potrebbe rendere conto di avere una NBA ancora più forte di prima.

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