Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

giovedì 20 ottobre 2011

Ancora trattative per risolvere la situazione lockout; James,Bryant ed altri pensano ad un tour mondiale

La volontà c'è e questo lo si era capito da tempo, riniziare a giocare è una voglia di tutti. L'aver passato a discutere per 16 ore consecutive (!) potrebbe essere visto come un ulteriore prova di quanto si abbia la voglia di far partire la stagione quanto prima possibile. Ma, purtroppo, la visione ha una doppia faccia, ovvero quella di far capire che anche dopo le famose 16 ore, dopo il tour de force da stakanovisti, si è ancora in alto mare. Si perchè quello che trapela è che la situazione è ben lungi dal trovare un definitivo compromesso. Come a dire che le parti erano così distanti prima del colloquio e lo sono ancora, anche dopo una discussione così lunga.

E' solo un come a dire, perchè in realtà non lo dice nessuno, visto che il mediatore Cohen ha chiesto a tutti di non lasciare dichiarazioni ufficiali in merito allo stato delle trattative.
Si stanno rincontrando anche oggi, difficile però che la situazione trovi la soluzione definitiva in giornata, più probabili e possibili passi in avanti.

martedì 11 ottobre 2011

Saltano le prime due settimane di Regular Season

Ora è ufficiale, la NBA perderà di sicuro come minimo le prime due settimane di regular season. Dopo aver perso summer league, annullato amichevoli e training camp, Stern a suo malgrado ha dovuto annunciare l'inevitabile decisione. Le prime due settimane salteranno, ovvero tutti i match ufficiali fino al 14 Novembre.


Neanche la riunione di sette ore, intercorsa nei giorni scorsi è stata sufficiente a limare le divergenze ed ora quello che si temeva è arrivato. Lo scoglio principe rimane la divisione degli utili, che balla di alcuni punti percentuali abbastanza rilevanti, perchè distanti tra le richieste delle parti. il fatto di aver già rinunciato al vecchio 57% abbassandosi già quattro punti percentuali, porta i giocatori a non voler scendere ulteriormente, cioè sotto il 53% del ricavo complessivo, come loro introito, di contro le franchigie non cedono il passo e vogliono il contrario, che le vedrebbe loro maggioritarie della percentuale. Si parlava di un'equa distribuzione al 50-50, smentita da Fisher nei giorni scorsi, ma anche questa sembra una decisione che non accontenterebbe tutti.