Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

martedì 29 giugno 2010

DIRK IN PARTENZA? : TUTTI GLI ULTIMI SVILUPPI DEL MERCATO NBA

Ancora non è scattato il 1 luglio ma, franchigie e giocatori, già si stanno muovendo e le notizie certe che giungono a caterva nel panorama cestistico americano sono di quelle che scottano, rendendo sempre più avvincente ed attesa la fervida estate contrattuale che sta per aprire i battenti.

Difatti anche Dirk Nowitzki adesso è ufficialmente un agente libero che potrà cambiare aria qualora lo volesse. Questa scelta ha fatto "rizzare" letteralmente i capelli sulla nuca di Mark Cuban che prima gli ha offerto un contratto di rinnovo a cifre spaventose con all'incirca il primo anno addirittura a 24 milioni più altri 3 anni a cifre lì vicine, poi si è dovuto adattare alla scelta della sua stella e ha cominciato a meditare un piano di riserva che lo vede "costretto" ad intervenire, per cercare di convincere qualche pezzo grosso ad aggregarsi alla truppa Mavs.

Le loro strade si uniranno nuovamente? (foto a lato)

Non che non ci stesse già provando, ma la sensazione è che Wunder Dirk con la sua scelta gli abbia dato più che un segnale, un vero e proprio imput per cercare di spingere al massimo le sue abilità di gestore ed astuto rappresentante del club.
Altra lettura, quella fatta con più fantasia ma realmente possibile, è che il tedesco stia ponderando di lasciare il Texas per poter giungere nell'Arizona ed allungare virtualmente la propria carriera perchè andrebbe a colmare la lacuna che quasi sicuramente lascierà Stoudemire formando insieme a Nash una coppia che, anche se avanzata con gli anni, può regalare ancora alcune stagione scoppiettanti agli amanti delle giocate sopraffine. 

lunedì 28 giugno 2010

TRA 3 GIORNI PARTE LA STAGIONE DELLA "CACCIA"

Il 1° Luglio è ormai alle porte e dopo tante parole, fiumi di discorsi, ricerca spasmodica di un cavillo a cui aggrapparsi per capire dove si dirigerà l'una o l'altra stella libera quest'estate, si arriva finalmente al cosidetto momento della verità.
Sono due anni (se non di più), che si attende questo giorno, che di per sè non rappresenta altro che l'inizio delle trattative, non certo la fine di telenovele che ci si prospetta si propaghino almeno un altro paio di settimane; ma alla fine di Luglio almeno, si avrà un quadro completo della NBA del futuro, di chi saranno le nuove franchigie aspiranti al "potere", e chi invece vedrà perdere la speranza in un progetto le cui basi crollano se non arriva qualcuno di veramente importante.

Se si vogliono concedere ancora spazi a tesi probabilistiche e tesi all'apparenza fondate, copioni che sembrano già scritti e sceneggiati, voci anonime (come al solito quando le notizie sono "forti"), il primo dei richiesti, nonchè il corteggiatissimo James, sarebbe già in accordo con i Chicago Bulls che piazzando altrove il contratto di Deng si libereranno dello spazio salariale necessario per firmare anche un altro giocatore, leggasi Chris Bosh. Quest'ultimo sembra sempre più destinato a divenire lo scudiero di uno dei primi due della lista, ovviamente LeBron e D-Wade.

sabato 26 giugno 2010

UN ANNO DA RECORD

Ci sono molte persone che considerano una stagione conclusa, dopo che dal campo è uscito un vincente, epilogando un campionato ricco di emozioni. Ci sono persone invece che considerano chiusa un'annata dopo che il lavoro di un intero staff anche dietro le quinte ha compiuto il suo passo ultimo, selezionando dal draft colui o coloro che che sono stati seguiti durante i mesi di regular season e che sono il risultato, il frutto di un continuo informarsi per tutto il periodo di gioco e non solo.

Affiancandoci a chi considera conclusa l'annata di una franchigia dopo aver selezionato al draft, ora possiamo affermare che quello passato è stato un anno da record.

Sicuramente i record e le peculiarità che abbiamo raccolto durante tutto il proseguo stagionale non potranno essere tutti, perchè di statistiche e "stranezze" ce ne sono troppe ovunque ci si gira, ma sicuramente abbiamo raccolto le più significative che regalano anche una diversa lettura a questa stagione che ha visto incoronare i Los Angeles Lakers per la seconda volta consecutiva campioni NBA.

Di record abbattuti ce ne sono stati molti quest'anno, ma come non iniziare con quello di Kevin Durant divenuto il più giovane di sempre a vincere la classifica marcatori, per poi passare a chi di punti ne ha fatti 15000 prima di ogni altro in termini di età, tale Lebron James, e quello di Kobe, che ne ha messi a referto 25000 ed è stato angraficamente parlando, il più giovane a riuscirci (per ora), in un ambiente come quello cestistico americano, dove i fenomeni nascono in quantità industriale e dove però i più luminosi riescono sempre a distinguersi anche a suon di record.Non si può poi non nominare subito due dei record più importanti conquistati da chi la NBA la vive sbraitando da bordo campo, quello di Phil Jackson che con 11 titoli in saccoccia sembra sempre più irrangiungibile nella guida a chi ne ha vinti di più, di anelli nella storia (ora addirittura ne ha uno in disavanzo per le "sole" 10 dita delle mani); per poi passare a quello di coach Don Nelson che con la 1333esima vittoria in carriera ha superato Lenny Wilkens come coach ad aver ottenuto più vittorie in assoluto seduto in panchina a dirigere i suoi.

venerdì 25 giugno 2010

NBA DRAFT 2010: ECCO LE SCELTE

Come ogni anno al Madison Square Garden si svolge il draft NBA. La maggiore fucina di talenti per la NBA.
Prima di elencarvi le scelte, vi segnaliamo che Kirk Hinrich passa ai Wizards, insieme alla 17esima scelta. Trade che sarà ufficializzata solo l'8 luglio, come previsto dalle regole americane.
Inoltre Miami cede la 18esima scelta ad Oklahoma ed in più Dequean Cook in cambio della 32esima chiamata (dei Thunders). Mossa effettuata esclusivamente per fine salariale.


1.Washington Wizards: John Wall.  Playmaker. 1.93 m. 88 kg. Kentucky

2.Philadelphia 76ers: Evan Turner. Guardia/Ala. 2.01 m. 95 kg. Ohio State.


3.New Jersey Nets: Derrick Favors. Ala grande. 2.08 m. 112 kg. Georgia Tech.


4.Minnesota Timberwolves: Wesley Johnson. Ala piccola. 2.03. 93 kg. Syracuse.


5.Sacramento Kings: DeMarcus Cousins. Centro. 2.11 m. 133 kg. Kentucky.


6.Golden State Warriors: Ekpe Udoh. Ala grande/Centro. 2.08 m. 109 kg. Baylor.  


7.Detroit Pistons: Greg Monroe. Centro. 2.11 m. 113 kg. Georgetown.


8.Los Angeles Clippers: Al-Farouq Aminu. Ala piccola. 2.06 m. 98 kg. Wake Forest.


9.Utah Jazz: Gordon Hayward. Ala piccola. 2.06 m. 96 kg. Butler.


10.Indiana Pacers: Paul George. Ala piccola. 2.03 m. 95 kg. Fresno State.


11.New Orleans Hornets: Cole Aldrich. Centro. 2.11 m. 111 kg. Kansas. Scelta ceduta ai Thunders che si prendono anche Mo Peterson in cambio delle scelte 18 e 21 di Oklahoma.


12.Memphis Grizzlies: Xavier Henry. Guardia. 1.98 m. 100 kg. Kansas.


13.Toronto Raptors: Ed Davis. Ala grande. 2.08 m. 103 kg. North Carolina.


14.Houston Rockets:  Patrick Patterson. Ala grande. 2.05 m. 107 kg. Kentucky.

giovedì 24 giugno 2010

COREY MAGGETTE VA AI BUCKS : LE CHIAVI DI LETTURA DELLO SCAMBIO

Stanotte al Madison Square Garden ci sarà l'atteso Draft NBA 2010, e come ogni anno molte notizie di mercato lo accompagneranno rendendo la nottata ricca di notizie, ma soprattutto di scelte e decisioni che potranno rivoluzionare l'immediato futuro.

Intanto c'è chi già si è mosso per cercare di mettere i primi tasselli per una costruzione vincente, ma senza essere influenzati dal draft (vedi Phila e Sacramento), e chi invece si è mosso seguendo una linea ben precisa molto probabilmente influenzata dalla scelta che si vorrà operare all'1:00 ora italiana.

I Golden State Warriors, infatti, hanno ceduto il prolifico realizzatore Corey Maggette e la 44esima scelta, in cambio di Charlie Bell e Dan Gadzuric partenti da Milwaukee.
La mossa è particolare soprattutto dal lato dei Warriors che cedono un uomo da 19 punti di media per arrivare a due giocatori utili ma che possono essere comprimari e niente più.
La prima chiave di lettura che si evince nello scambio è l'idea che in quel della California, si pensa ad Al Farouq-Aminu, l'ala piccola dall'atletismo sconfinato che in un sistema come quello dei Warriors potrebbe ricoprire entrambi i ruoli di ala ed inserirsi tranquillamente nel gioco fatto di contropiedi di Don Nelson.

martedì 22 giugno 2010

UNO SGUARDO SUL DRAFT NBA 2010 PARTE 2

Eccoci alla seconda parte dell'analisi delle scelte delle squadre al draft.
Ci eravamo lasciati, con la carrellata giunta fino alla settima chiamata, oggi chiudiamo considerando quali potrebbero essere gli orientamenti dei team dall'ottava alla quattordicesima selezione.

Alla 8 saranno i Clippers a scegliere. Seppur svariate voci all'interno dei corridoi NBA danno ai losangelini un lungo, Ed Davis o Cole Aldrich, a nostro avviso sarebbe la scelta più insensata che i Clippers potrebbero fare. Con Kaman e Griffin, più Gooden e DeAndre Jordan dalla panchina, il settore pare abbastanza coperto, almeno da non "sprecare" l'ottava scelta per un lungo che non partirebbe titolare. Ben più lacunoso è il reparto ala piccola, se Al-Farouq Aminu è libero non salirà ancora. La scelta di scorta potrebbe essere Luke Babbit.


lunedì 21 giugno 2010

UNO SGUARDO SUL DRAFT NBA 2010

Passate le finali è giunto il tempo di concentrarsi sul draft, su quell'evento che rappresenta il trampolino di lancio per (quasi) tutte le nuove leve meritevoli di un posto ai piani alti del basket d'oltreoceano. 

Premettendo che nei prossimi giorni stileremo il nostro Mock Draft (le scelte delle squadre al draft dal nostro punto di vista), vogliamo comunque offrire una carrellata, una panoramica su ciò di cui le squadre necessitano per migliorare, stilando una breve analisi sulle prime 14 chiamate.

La prima scelta è poco commentabile. Washington ha provinato John Wall, dopodichè ha deciso di annullare tutti gli altri work out. La naturale conclusione, che comunque si sapeva già da tempo, è che l'ormai ex Kentucky sarà un Wizards fra un paio di giorni.

sabato 19 giugno 2010

PHILADELPHIA 76ERS E SACRAMENTO KINGS SI MUOVONO : IL PERCHE' DELLO SCAMBIO DALEMBERT PER NOCIONI E HAWES

Mentre a Los Angeles ci si prepara per una mega parata da 2 milioni di euro, autofinanziata dal club per festeggiare lo stupendo titolo appena vinto, in altre zone d'America, leggasi Sacramento e Philadelphia, ci sono già i primi colpi di assestamento per poter dare nuova linfa a due squadre che non sono arrivate ai playoff ma che hanno un progetto per migliorare.

E' da qualche giorno che si vociferava di un possibile addio di uno dei pilastri dei Sixers, ma ad andarsene non è stata la stella del team Andre Iguodala (almeno per ora), bensì Samuel Dalembert, il centro che da 8 stagioni presidiava le aree del Wachovia Center con compiti per lo più  difensivi, sua vera specialità.
Il centro originario di Haiti è partito per Sacramento andando a trasferirsi insieme al suo oneroso contratto in scadenza nel 2011, in una città che cestisticamente parlando sta rinascendo, grazie a Tyreke Evans e ai molti giovani dalle belle speranze che pullulano nel roster.

venerdì 18 giugno 2010

I LOS ANGELES LAKERS SONO I CAMPIONI NBA 2009/2010 PARTE 2

E' stata una finale esaltante, ricca di suspence, con le due squadre tanto smaniose di vincere, da difendere con una aggressività costante durante tutto il corso del match. 
E' stata una di quelle partite dove testa e e volontà sono state le padrone, con Los Angeles che per gran parte dell'incontro ha dovuto inseguire i suoi avversari, ostacolata se non altro da una marcatura perfetta ed asfissiante su un Kobe Bryant in vena di forzature.

                                                                   (Foto NBA.com)

Il 24 gialloviola ha bensì dato il suo contributo alla gara ma spesso e volentieri si è prodigato in tiri inguardabili dovendo far fronte ad una difesa che non gli concedeva spazi, spesso neanche la giusta visuale per scaricare. Difatti anche se la difesa bostoniana sembrasse triplicare su di lui, non si perdeva mai la giusta spaziatura per tornare sul proprio uomo, con movimenti eccellenti volti a bloccare contemporaneamente il marcato e le linee di passaggio. 
Il "Black Mamba" nel suo tentativo di caricarsi la squadra nei momenti difficili, spesso e volentieri si è impellagato in giocate dal coefficiente di riuscita prossimo allo zero, ma comunque è riuscito grazie alle sue doti di penetratore, a trovare molti falli per finire in lunetta. Poi la sua assoluta concentrazione difensiva è stata inequivocabile soprattutto quando si trattava di andare a strappare i rimbalzi in mezzo all'area con veemenza e cattiveria.

I LOS ANGELES LAKERS SONO I CAMPIONI NBA 2009/2010

(foto nba.com)


L'hanno vinta i Lakers, ma non l'hanno persa i Celtics.

Pochi minuti fa si è conclusa la stagione con una serie emozionante e spettacolare che ha lasciato fino all'ultimo l'incertezza sull'esito finale.

Sono i Lakers i campioni NBA 2009/2010 ed è Kobe Bryant l'MVP delle finali.
Los Angeles porta a casa il suo secondo titolo consecutivo, il 16esimo nella storia, portandosi a meno 1 da Boston.

Tra poche ore l'analisi di quello che è successo in questa fantastica gara 7.

mercoledì 16 giugno 2010

FINALE NBA: CELTICS E LAKERS VANNO A GARA 7

Era dal lontano 2005, un lustro quindi, che in finale non si arrivava a gara 7
Cinque anni or sono i protagonisti erano altri, a darsi battaglia c'erano i San Antonio Spurs ed i Detroit Pistons. Due squadre che in quel periodo erano, insieme a poche altre, l'NBA, od almeno il simbolo del basket d'oltreoceano.

Ma se proprio si vogliono trovare due team che rappresentino la lega americana in tutta la sua storia, allora non si può che non fare il nome, proprio dei Lakers e dei Celtics.
Ed è per questo che quando le due arrivano al punto di non ritorno, la settima gara, ci si sente come avvolti nel fascino di poter vivere la storia.

Si perchè tale partita, tra le due squadre con più titoli di tutte, mancava dal 1984, quando i Celtics guidati da un incredibile Larry Bird, si portavano a casa il successo.
Solo altre tre volte, oltre a quella appena citata, Boston e Los Angeles sono arrivate a giocarsi la finale avendo un 3-3 dopo sei gare. 

E qui la storia è implacabile, 4 vittorie su 4 dei bianco-verdi, quasi a voler suggerire che un risultato finale c'è già. Ma anche per le statistiche qualcosa quest'anno è diverso. I Lakers hanno vinto gara 1 della serie e Phil Jackson vanta un record di 47-0 quando vince gara 1 di una serie dei playoff. Quindi neanche le superstizioni o le cabale, trovano una soluzione al "conflitto", quasi a dimostrare che sono solo numeri, particolari si, ma poco significativi.

martedì 15 giugno 2010

DWYANE WADE RESTERA' AI MIAMI HEAT

"Voglio lasciare Miami? No. Voglio rimanerci. Qui è da dove partire".
Si parla degli Heat, ed in tempi recenti e soprattutto ora che siamo vicini al fatidico luglio 2010, Miami è sinonimo di Dwyane Wade.

Le parole qui sopra riportate sono state dichiarate dall'ex Marquette, parole che non lasciano scampo e non trovano che una sola interpretazione: la volontà di non lasciare le calde spiagge di Miami. Semmai saranno gli altri a venire da lui.

(Foto a lato. Wade imita Pat Riley, lo farà anche improvvisandosi General Manager per un'estate).

Si perchè Wade pare essere intenzionato a vestire i panni del General Manager della squadra della Florida avendo l'intenzione di provare a trasformare la squadra secondo i suoi desideri.


lunedì 14 giugno 2010

ANALISI DELLE CONSEGUENZE DI GARA 5 TRA BOSTON E LOS ANGELES

3 a 2. Ora è Boston che comanda.

Ad una sola gara dal 18esimo titolo, od almeno con due match point davanti, sarebbe quantomeno lecito credere che forse il campionato finirà in favore dei bianco-verdi.
Eppure dall'altra parte ci sono i campioni in carica, ci sono due gare in quel fortino che è lo Staples Center, ci sono 12 uomini che non hanno certo intenzione di perdere ancora una volta tra le mura amiche.

C'è poco da fare, quando si affrontano Celtics e Lakers lo spettacolo non manca mai e neanche dopo gara 5 si può dar credito maggiore ad una od all'altra formazione.
Se Los Angeles avesse vinto stanotte forse avevano già il titolo in saccoccia, perchè quelli in maglia giallo-viola non avrebbero mai perso due gare filate ad Hollywood.
Ma una si, potrebbero perderla.

domenica 13 giugno 2010

FINALE NBA : PRONTI PER GARA 5

Tra poche ore, si potrà assistere alla gara che più di tutte le altre può cambiare le sorti della serie.
Un 2 a 2 che non lascia sconti, un pareggio che accende gli animi infuocati dei tifosi e che fa scottare anche il pallone fin dal primo possesso. Infatti una gara quella di stanotte che ha i connotati di una partita che verrà giocata al cardiopalma sin dalla palla a due, un tripudio del più feroce agonismo, un continuo connubio di tecnica e tatticismo.

E' sicuramente questo e non solo, che ci si aspetta da un match attesissimo, che qualora vincessero i Lakers, gli regalerebbe del tutto i favori del pronostico. Infatti dagli addetti ai lavori, una vittoria stanotte per i losangelini farebbe crescere l'aria di repeat, e su quell'entusiasmo sarebbe impresa ancora più ardua riprenderli e scavalcarli. 

sabato 12 giugno 2010

1 ANNO DI "ARIA DI NBA"


E con oggi ARIA DI NBA festeggia il suo primo compleanno.
Era il 12 Giugno 2009, precisamente un anno fa, quando apriva i battenti "ARIA DI NBA", con il suo primo articolo: PALLA A DUE PER ARIA DI NBA (quello che poi è diventato il benvenuto iniziale).
Oggi, quindi, questo blog spegne la sua prima candelina sulla torta.

In questi 365 giorni, il sito è naturalmente e notevolmente cresciuto.
Abbiamo introdotto sondaggi, una playlist sulle musiche inerenti alla NBA, un giochino sullo stile del three point shootout dell'All Star Game, ma non solo. Abbiamo poi inserito giornalmente la programmazione TV delle gare ed un post-it giornaliero che contenesse la frase del giorno, detta da chi l'NBA la vive davvero in prima fila.


Tanti aggiornamenti che hanno contribuito a migliorare sempre di più questo spazio dedicato a noi appassionati del basket d'oltreoceano.
Ma il fattore più importante, quello maggiormente significativo, che ha fatto realmente crescere questo blog, sono i lettori, cioè voi.
E' grazie a voi, ai vostri commenti, alle vostre visite e alle vostre domande, che ogni giorno è sempre più bello e stimolante continuare ad arricchire questo angolo riservato alla NBA.

Un ringraziamento speciale va a chi ci segue giornalmente, a chi ha scelto di sottolineare la sua presenza con un "Mi Piace" su facebook (o come era tempo fa "diventa fan") e a coloro che interagiscono, rendendo più ricco e variegato il sito.

Stiamo gradualmente avvicinandosi sempre più a raggiungere quelli che erano i due obiettivi centrali di questo progetto: 

1. Scrivere non solo articoli di mero racconto di ciò che accade nella NBA, ma anche approfondimenti, analisi, tatticismi e riflessioni su alcuni degli eventi.
2. Formare pian piano una "community" di persone che si scambiano idee, pensieri, o che pongono domande, perchè hanno scelto, come noi, di trascorrere un pò del loro tempo a seguire il basket più bello del mondo.

Non resta che proseguire allora, con nuovi articoli e con le novità che l'NBA ci offrirà in futuro, perchè le notizie sulla lega americana di basket non si fermano mai e non abbiamo intenzione di farlo neanche noi.  

venerdì 11 giugno 2010

FINALE NBA : ANCORA PAREGGIO DOPO GARA 4


(foto NBA.com)
Pronosticabile o meno, rieccoci in pareggio, senza una tendenza precisa su dove pende maggiormante l'ago della bilancia, senza una previsione che sembra avvantaggiare l'uno o l'altro, una perfetta parità di agonismo e voglia di vincere.

Boston e Los Angeles, due città che stanno ospitando delle battaglie davvero eque, due città testimoni in prima istanza di una agguerritissima serie che regala ad ogni azione un misto di tifo e spettacolo puro. Imprevedibilità e lotta arcigna, gli elementi che più di tutti descrivono quello che accade in campo, spesso e volentieri accompagnate da quella che è l'arma in più dei vincenti, l'intelligenza di usare la maggior parte delle proprie energie per fermare l'avversario senza commettere falli preziosi.

giovedì 10 giugno 2010

MERCATO NBA : IL FUTURO DEI RAPTORS, TURKOGLU VERSO SACRAMENTO; NETS ED HEAT SI MUOVONO

Siamo nel pieno della Finale NBA, ma non sono solo Boston e Los Angeles le uniche squadre a far parlare di sé, infatti molte delle altre franchigie si stanno già muovendo per aggiustarsi in vista della prossima annata, e molti giocatori stanno vagliando le proprie possibilità future.

I Raptors in particolare, sono la franchigia che più di tutte si è trovata negli ultimi giorni al centro di rumors e dichiarazioni, da quelle rilasciate dai giocatori (Bosh e Turkoglu), a quelle rilasciate dallo staff, in particolare da Maurizio Gherardini. Quest'ultimo ha svelato come l'obiettivo primo sia ancora quello di trattenere Chris Bosh e che inoltre arriveranno rinforzi sostanziosi per completare un roster che quest'anno è sprofondato vistosamente.
Ma Chris è improbabile che torni in Canada e quindi, tutto lascia presagire che al draft la scelta numero 13 sarà per un lungo: se ancora disponibile, quel centrone di Kansas, tale Cole Aldrich sarebbe la pedina prescelta, o in alternativa ci sarebbe il 7 piedi Hassan Whiteside, un freshman che ha visto impennarsi le sue quotazioni.

mercoledì 9 giugno 2010

DOPO GARA 3 DELLA FINALE NBA

"Noi sappiamo che per essere il migliore, devi vincere ovunque, ovunque". Queste le parole di Derek Fisher che riassumono bene come si sentano i Lakers dopo la vittoria tanto sudata di stanotte. Sono usciti vincenti dalla "giungla", assicurandosi se non altro di tornare (qualora ce ne fosse bisogno), in quel di Los Angeles, in una ipotetica gara 6. 

E proprio Fisher è stato nuovamente il protagonista della serata, grazie ad un quarto periodo nel quale ha realizzato 11 punti, tutti fondamentali perchè arrivati in un momento di pochezza offensiva dei campioni, enfatizzandoli e dandogli la carica necessaria per reggere un finale che li ha visti uscire vincenti.

martedì 8 giugno 2010

ANALISI DI GARA 3 DELLA FINALE NBA

"Welcome to the Jungle". No, non stiamo decantando una delle più famose canzoni dei Guns N' Roses, bensì stiamo solo riportando le affermazioni di Kevin Garnett, prima di gara 3.
Frase che allude al fatto che ora la serie si trasferisce al TD Garden di Boston.

E' questa la giungla? (foto a lato)

Ci vuole poco a capire che i momenti stanno divenendo sempre più delicati e che l'atmosfera che aleggia è sempre più tesa. 
"Lo staff ci ha detto che questa potrebbe essere l'ultima volta che giochiamo qui. Penso che ci ha svegliato tutti (con queste parole,ndr)." ha detto Bynum.
Parole che fanno riflettere.

lunedì 7 giugno 2010

ADDIO BOSTON: THIBODEAU LASCIA; IDEA PER LA PANCHINA DI CLEVELAND: TOM IZZO

Finita gara 2, la prima cosa che balla in mente, una prima analisi che cerca di spiegare il sovvertimento di risultato avvenuto stanotte rispetto a gara 1, ha sicuramente due nomi e due facce: Rajon Rondo e Ray Allen.
Quello che i due hanno messo in scena stasera, vale da solo il prezzo del biglietto. Il folletto bostoniano ha messo a segno una tripla doppia, mentre Ray ha piazzato 8 bombe da oltre l'arco su 10 tentativi (!), fermandoci solo a citare quelle che sono le statistiche più evidenti, tralasciando la solita grinta, energia, freddezza.

Eppure quando si pensa a Boston quello a cui subito si pensa è che siano lì, in finale, soprattutto grazie ad un'altra ragione: la difesa. Questa notte è passata in secondo piano, è vero, però c'è sempre è una costante.

Se a Rivers si può dar credito di aver creato un gioco offensivo splendido anche senza aver avuto un apporto di alcunchè, offensivamente parlando, da parte di Garnett, il merito per la difesa va al suo assistente Tom Thibodeau. O meglio suo ex assistente...


sabato 5 giugno 2010

ASPETTANDO GARA 2 DELLA FINALE NBA

"Il tempo passa per tutti" è una delle tante affermazioni forti che hanno accompagnato il dopo gara della prima partita della finale 2010. La frase di Pau Gasol che nel contesto era riferita a Kevin Garnett è ovviamante solo un estrapolato di una intervista fatta allo spagnolo (dalla Gazzetta) dove Pau non ha criticato nessuno ma ha espresso dei meri dati di fatto.

Che lo scontro tra Pau Gasol e Kevin Garnett sia uno dei fattori principali che faranno della serie una battaglia ricca di agonismo, è già una certezza assodata, ma che Gasol abbia scelto di voler "spronare" il suo avversario è una cosa che non ci si aspettava. Magari non era il suo intento, ma di certo è quello che si deve aspettare quando si mettono in evidenza alcuni aspetti negativi del Garnett ritrovato dopo l'infortunio, che gli ha rovinato gli scorsi playoff. Gasol ha sottolineato come l'esplosività, il primo passo e la mobilità laterale dell'ala grande dei Celtics siano notevolmente calate, cosa che lo costringe a giocare più fuori.

giovedì 3 giugno 2010

ANALISI DELLA FINALE NBA 2010: LOS ANGELES LAKERS CONTRO BOSTON CELTICS

Questa notte inizierà la finale NBA 2010.

Ad affrontarsi, ancora una volta, sono loro: i Los Angeles Lakers ed i Boston Celtics.
Le due squadre più vincenti nella storia della lega di basket più bella al mondo, 17 titoli per i bianco-verdi, 15 per i giallo-viola.

(Foto nationsports.org)
Titoli aggiornati di recente da entrambe le squadre, già perchè ad affrontarsi ci sono la vincitrice del titolo di due anni fa (Boston) e la vincitrice dell'anno passato (i Lakers).
Ad arricchire il sapore della sfida (come se non bastassero storia, tradizione, parate di campioni sul parquet), ci sarà anche la voglia di rivincita dei californiani su quelli del Massachusetts, quella volontà di togliersi quell'amaro in bocca, cominciato due anni or sono, l'anno in cui vinsero i Celtics.
Infatti Pierce e compagni demolirono proprio i losangelini in finale, con l'apice di quella funesta gara 6 che ogni tifoso e giocatore dei Lakers cerca di annebbiare.


mercoledì 2 giugno 2010

AMAR'E STOUDEMIRE SI UNISCE ALL' INCONTRO; LEBRON JAMES PARLA DEL SUO FUTURO

Da oggi manca meno di un mese al fatidico primo luglio; giorno che per gli amanti del basket non ha più bisogno di spiegazioni, perchè è da un anno che se ne parla o forse anche più.
Ovviamente più si riduce il countdown e più aumentano le voci sull'imminente free agency di quest'estate.

Nei giorni scorsi avevamo parlato di un eventuale incontro tra i protagonisti di questo evento, che sarebbe servito a far fare chiarezza nel futuro di questi cestisti. Bosh, Johnson, Wade e James sono i nomi che corrispondono ad essi, ma in questi giorni si è unito al gruppo un altro nome: Amar'e Stoudemire.

Il lungo dell'Arizona pare essere sicuro dell'invito al summit, e le sue parole lasciano trasparire questo stato d'animo: "Sono amico di LeBron, Dwyane e Chris...sono sicuro che mi chiameranno e che parleremo assieme del nostro rispettivo futuro" ha detto.

martedì 1 giugno 2010

TURKOGLU VUOLE ANDARE VIA DAI RAPTORS; INTANTO ARRIVA CARLESIMO NELLO STAFF

A due giorni dall'attesissima finale NBA che vedrà coinvolti i Los Angeles Lakers contro i Boston Celtics, molte notizie di mercato si stanno mano mano avvicendando, rendendo ancora più trepidante l'attesa di luglio, mese in cui la Lega cambierà i propri connotati e le forze in campo.

In Canada specialmente, le notizie si susseguono senza sosta, e la franchigia di Toronto si trova sempre più a dover fronteggiare scelte difficili e a dover gestire casi spinosi. Non bastava la più che probabile partenza di Chris Bosh, ora anche Hedo Turkoglu è intenzionato a partire. Il turco ha espresso chiaramente il proprio desiderio, sottolineando a chiare lettere come la sua intenzione è quella di non vestire la maglia dei Raptors nella prossima stagione.

"I miei rappresentanti hanno parlato di recente con i dirigenti dei Raptors e io, onestamente, non voglio tornare a Toronto". Queste sono state le forti dichiarazioni rivolte più ai media che ai dirigenti, visto che tale situazione, Colangelo e soci, la conoscono da almeno un paio di giorni.